PAESAGGIO PASSAGGIO: alla scoperta del territorio

Classe: magnoliopsida

Ordine: fagales

Famiglia: betulaceae

Genere: Ostrya

Specie: Ostrya carpinifolia

Nome comune: Carpino nero

Altezza Fino ai 15- 20 metri.

Portamento: Eretto, con chioma raccolta allungata.

Corteccia: Sottile, marrone, al tatto prima liscia e poi con l’età grigiastra con lenticelle trasversali più chiare.

Foglie: Alterne, semplici, ellittiche o ovate, doppiamente seghettate, con nervature pronunciate, brevemente picciolate, lunghe 4-10 cm, ad inserzione alterna.

Fiori: Unisessuali, quelli maschili, raggruppati in amenti penduli di 2-4, sono lunghi fino a 10 cm e si sviluppano in primavera assieme a quelli femminili (spighe), più piccoli e poco vistosi.

Fioritura: I fiori sbocciano nel mese di aprile.

Frutti: Il frutto duro e verde contiene un seme non alato, acheni portati a grappoli, di colore giallastro o verde e consistenza membranosa.

Habitat: In Europa centrale fino ai 1000 metri di quota. Specie tipica degli ambienti collinari, predilige suoli freschi, maturi e di preferenza calcarea, ma cresce anche su suoli superficiali, dove si comporta come specie pioniera.

Usi e curiosità: Secondo la leggenda la città di Carpi fu chiamata così in onore di un albero di carpino dove un re dei Longobardi ritrovò appollaiato il suo falco perduto.

Il carpino nero è molto adattabile e può essere impiegato per rimboschire le aree denudate in ambiente collinare e per ornare parchi e giardini, o per le alberature stradali. Infine il carpino viene utilizzato per la costruzione di piccoli oggetti.

Tossicità: Nessuna.