PAESAGGIO PASSAGGIO: alla scoperta del territorio

Classe: Sauropsidi
Ordine: Notosauri
Famiglia: Notosauridi
Genere: Lariosaurus
Specie: L. balsami

Morfologia: Gli esemplari adulti avevano una lunghezza compresa tra 60 cm e 1,30 m.
Il collo era relativamente corto e le zampe piuttosto piccole. Si suppone che le zampe anteriori si fossero trasformate in strutture simili a pinne, mentre quelle posteriori avessero conservato l’originale struttura con 5 dita, forse palmate.
Il cranio era appiattito, con lunghi denti nella parte anteriore della bocca.

Alimentazione: Era un rettile acquatico, predatore marino che si muoveva nuotando grazie alle “pinne” anteriori potenti e aiutandosi con la lunga coda. Il cranio era conformato per intrappolare pesci e altre prede scivolose come i cefalopodi.

Habitat: Il Lariosauro aveva uno stile di vita completamente acquatico e viveva i zone di laguna costiera. È stato rinvenuto allo stato fossile negli scisti calcarei neri bituminosi del famoso giacimento di Perledo, presso Varenna (LC).

Curiosità: Il primo esemplare noto di Lariosauro venne alla luce nel 1830 a Perledo. Nel 1847 fu appurato che si trattava di un nuovo genere e di una nuova specie, e gli fu dato il nome specifico di Lariosaurus balsami.
Assume un’importanza notevole per la testimonianza della vita dei vertebrati triassici europei.
Il nome “Lariosauro” è spesso usato per indicare il presunto “mostro del Lago di Como”, che secondo la leggenda si aggirerebbe tra i rami di Como e Lecco.